Quando avrò venduto un milione di copie potrò…
Quando avrò perso questi chili di troppo allora…
Quando avrò pagato il mutuo della casa mi concederò…
Quando i miei figli saranno grandi…
Quando quando quando… quante palle continueremo a raccontarci prima di permetterci di vivere la vita che vogliamo?
Quante gastriti, dermatiti, crisi di panico, blocchi lombari, arresti cardiaci o ginocchia della lavandaia ci faremo venire prima di ascoltare il nostro cuore, il nostro dono e dargli veramente voce? Quante palle racconteremo ancora alla nostra vera essenza violentandola semplicemente perché “crediamo di…”
E se domani un uomo con il camice bianco ci dicesse che abbiamo solo 3… ripeto 3… mesi di vita, continueremmo a raccontarcele queste palle? Per quanto tempo ancora intendiamo mentire alla vita?
Tre mesi, tre anni o trenta non importa…
Ogni istante è importante! Qui e ora. Ogni istante perché ce lo dobbiamo e non importa se prima di questo siamo stati “assassini o santi”… Esiste solo ora ed è su questo ora che si basa anche il nostro domani se domani arriverà…
Per tanto tempo non mi sono sentita abbastanza qualcosa… per tanto tempo mi sono frenata, per tanto tempo ho accettato meno di ciò che mi “spettava”… perché “Figurati Sara, dove diavolo vuoi andare? Chi ti credi di essere?” e la sai una cosa? Mi sono guardata allo specchio e mi sono detta che era arrivato il momento di dire basta a tutto e tutti ma soprattutto a me stessa! Gettare le armi a terra, fare pace e perdonare tutto ciò che è stato e tutto ciò che credevo di non poter raggiungere, meritare…
Ho smesso di cercare cose e persone, ho smesso di pensare che avrei con il tempo… ho smesso di elemosinare qualsiasi briciola e mi sono concessa di fare indigestione di tutto ciò che per me è importante. Sì, mi sono detta: “Non me ne frega un emerito se penseranno che sono impazzita, che sto buttando tutto all’aria… che sono diventata egoista… perché molto semplicemente merito di essere libera e felice”.
Lo merita ognuno di noi! Siamo nati per questo.
Viviamo schiavi di ruoli e cose… la madre perfetta, la moglie perfetta, la figlia perfetta, la professionista super performante, l’amica sempre pronta… siamo sempre e comunque disponibili con tutto e tutti e mai fino in fondo con noi stessi… Compriamo un capo e poi ne desideriamo altri cento che metteremo semplicemente nella cabina armadio, accorgendoci un giorno che sono lì con il cartellino ancora attaccato… Continuiamo a mentirci davanti allo specchio mentre la nostra anima urla di fermarci e scendere dalla ruota del criceto.
Inseguiamo una cazzo di perfezione che finisce giorno dopo giorno per distruggere la sola e unica cosa che conta: la felicità senza ma e senza se.
La perfezione non esiste e oggi posso dire che mi spaventa tutto ciò che si definisce “perfetto”. Io non lo sono! Rifuggo da tutto ciò, no grazie non mi serve. Sono un meraviglioso essere umano che cade e si rialza e fa tesoro di ogni caduta perché nulla di ciò che accade avviene contro di noi! Amo le mie particolarità, le mie cicatrici sulla pelle e quelle del cuore… Sì, ne ho tante e sono loro che mi hanno permesso di amare follemente la mia profonda e immensa “capacità di sentire in modo diverso”… sono le mie cicatrici urlanti che mi hanno permesso di vedere quella parte di mondo che può apparire buia o meno frequentata.
Scelgo ogni giorno di guardare la vita con gli occhiali dell’amore e del resto non mi interessa…
Chiama questo modo di esistere come ti pare, a dire il vero non mi interessa e non cerco nemmeno definizioni o approvazioni… non più.
Scegliere con chi e dove stare… Questo è il vero privilegio e il vero regalo che mi concedo. Del resto non mi importa…
Il tempo non esiste se sai su che linea cavalcarlo, il tempo ha la capacità di fermarsi e accarezzarti l’anima nello stesso preciso istante in cui ti guardi dentro lo specchio e ti sorridi e fanculo ai sensi di colpa, ai perché, al senso del dovere, alla continua ricerca di qualcosa che poi, immancabilmente, ti sfugge sempre…
All’accumulare ogni cosa che non sia impalpabile…
Perché poi è nel momento in cui ti lanci e lasci andare la paura che scopri di andare bene così come sei…
Sì, buttati perché è oltre la paura che c’è la vita… la vita che non ha bisogno di ma, di se e di quando…
Qui e ora… con quello che c’è.
Niente giusto o sbagliato, nessun bello o brutto…
Fanculo a tutte le seghe mentali e sembianze ammaestrate che mi hanno tarpato le ali…
Prima di pensare a tutto ciò che non hai, ascolta l’altra voce, il demone silente, quello che hai messo a tacere, e fai l’elenco di tutto ciò che hai!
Perdi il controllo e vivi di pura follia… Non esiste alcun confine… se sei umano sei anche divino…
La mia Dora D. direbbe: “Vita, vieni a prendermi e scopami l’anima… perché ho fatto il vuoto intorno a me e il vuoto va riempito!” e io aggiungo: di gioia liquida.
Cara Dora, grazie per avermi presa per mano ancora una volta ed essere stata una grande maestra per me… ora non ti invidio più perché so che posso essere tutto ciò che voglio e quando lo desidero…
Verrò solo nel tuo armadio a rubarti pezzi di Dainese per salire sulle due ruote…
Per la cronaca: quella nella foto sono io, struccata e arruffata… che ho tenuto il casco per ore… io che per la prima volta mi pubblico senza pensare a… nulla! Io che, nelle curve in moto o in quelle della vita, ho sempre una canzone in mente… o nelle orecchie…
In cuffia: “Human” – Rag’n’Bone Man
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