Il mondo di Dora D.
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Vienna e la mia voce di vetro
A Vienna il cappuccino fa schifo! È ovvio che non lo sanno fare. Sono scappata all’aeroporto ieri sera e il primo volo era diretto in questa città che non ho ancora capito se amo o odio. I ricordi si impossessano della mia mente e fanno a pugni dentro il cuore. Questa mattina mi sono persa…
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Festa del papà?
Ci sono donne che restano per sempre bambine e ci sono bambine che sono già nate donne, ma fragili come dei cristalli… In questa giornata che la tradizione vuole essere la festa del papà, penso a chi, come Dora D., in fondo un padre l’ha avuto solo sul certificato di nascita e ha sostituito la…
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Viento…
Indago dentro me stessa… Una lente d’ingrandimento e un vetrino… Laboratorio emozionale… Bisturi… Ho vivisezionato pensieri ed emozioni… Anestetico… Il vento mi scompiglia la mente… e tornano dentro l’anima… Io… Tu… È mai esistito un noi? Ora è troppo tardi… Mi muovo lenta sul pontile come stessi danzando sulle punte… qualche asse mi saluta scricchiolando.…
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Io sono Dora D.
Mi chiedono in continuazione di definirmi… Piede destro… piede sinistro… poi mi fermo e mi soffermo dentro me… Mi guardo intorno… Di nuovo… destro… sinistro… Sono dentro l’abisso… Come faccio a definirmi con tre parole o in una frase? Senza calcolare il fatto che spesso non ho la più pallida idea di chi io sia……