All

Il punto interrogativo

Chi sono?

Non vi è un errore, l’ho scritto con il punto di domanda perché il chi sono è una di quelle questioni che credo rimarrà aperta fino al mio ultimo respiro. Sono Sara e sono quella nella foto… Quella che, chinata su un rospo di cemento, gli dà un bacio e ride a crepapelle… Quindi, in primis, direi che sono qualcuno che ama ridere e prendere le cose con leggerezza. Hanno ragione quando dicono che la leggerezza non è superficialità, anche perché, per esserlo, ci ho messo davvero tanto tempo del mio viaggio che si chiama vita. Chi sono? Un’anima in evoluzione. Sono talmente tante cose che mi servirebbero giorni per parlarne e qui dentro lo faremo insieme.

Sono una persona curiosa nei confronti dell’esistenza, delle emozioni e di tutto quello che un semplice pensiero ci suscita, delle reazioni che sono diverse per ognuno di noi. Credo di non potermi riassumere mai in una singola parola, caratteristica, perché sono convinta che non siamo mai solo una cosa e possiamo comunque essere anche il suo opposto, a seconda dell’evolvere del tempo.


Le cuffie rosa

Come il personaggio del mio romanzo, Dora D., non posso vivere senza musica e le sue cuffiette rosa shocking sono anche le mie. Le uso per ascoltare qualsiasi genere di musica. Le infilo di prima mattina, quando, dopo la colazione, mi prendo del tempo per iniziare la giornata. Il mio rituale del buongiorno. Mi metto a gambe incrociate, faccio un respiro profondo, schiaccio play e chiudo gli occhi. La chiamano meditazione, io so che questo tempo è prezioso per me, per restare centrata, per caricarmi e liberare la mente prima di una giornata che normalmente mi vede al pc a scrivere storie.

Chi sono?

Writer e Ghostwriter

Giocare con le parole è il mio lavoro, sono una libera professionista, scrittrice e ghostwriter. In questo caso, per certi versi, non sono più Sara ma molte altre identità… Mi metto in ascolto delle vite, delle idee altrui e poi in ascolto delle parole che fluiscono dentro la mia mente. Così finisce che queste storie si dispongano in ordine, prima dentro le mie dita che battono la tastiera e poi sulle pagine dei libri che vengono alla vita. Sì, per me i libri sono vivi così come lo sono io, lo sei tu, lo è qualsiasi elemento… Il confronto con gli altri è un altro degli ingredienti che adoro della vita, necessario. Osservare anche da lontano mi piace moltissimo. Quando sono in treno, ad esempio, mi pongo in ascolto dei silenzi degli sguardi e delle posture o delle parole sussurrate. Amo osservare come le persone si muovono, si vestono, usano gli occhi e i sorrisi. Se non le conosco, mi piace immaginare le loro vite. Da un indizio costruisco passato e presente, le vedo muoversi dentro un domani. Quando invece ho l’onore di avere un interscambio a tu per tu, mi piace stare in ascolto. A volte le parole sono in armonia con la voce e gli occhi, a volte colgo lotta interiore, altre volte gioia… L’essere umano è meraviglioso.


Qui e ora

Come dicevo, non sono mai una cosa sola. E così, se amo stare in mezzo alle persone, amo tantissimo anche il silenzio della solitudine o del tempo condiviso con pochi, con chi amo. Un silenzio a rallentatore. Fuori dalle linee del tempo e dello spazio. Come Dora adoro camminare con i piedi infilati dentro agli anfibi, ma mi brillano gli occhi anche davanti a un tacco 12. Molti anni fa ho smesso di contare quanti ne ho… Le scarpe sono una delle mie mille passioni. Nella quotidianità e in mezzo alla natura, invece, vivo scalza. Ecco perché se mi chiedono di definirmi, ho qualche difficoltà e domando sempre quanto tempo ho a disposizione…

Sono stata tante cose sia dentro che fuori di me, ho cercato di vivere ogni istante succhiando dalla vita tutto quello che mi proponeva… Parlo della felicità all’ennesima potenza ma anche del dolore. È inevitabile per chiunque. Non ho mai consigli da dare, perché, per quanto si possa amare o conoscere qualcuno molto bene, non possiamo identificarci così profondamente con lui da sapere cosa senta nel profondo. Non posso essere davvero qualcun altro per dirgli cosa sarebbe meglio fare o non fare. Mi confronto certo con chi stimo, chiedo alle persone a me care cosa vedono di me dal fuori, cerco di essere presente in quel preciso momento e di avere sempre la sensibilità e la delicatezza di non ferire gli altri e me stessa o invadere quello che chiamo “lo spazio vitale personale”, ma poi, se devo decidere, ascolto la mia pancia, il sesto senso, chiamalo come vuoi…


Il viaggio

Chi sono?

Il mio casco e il giubbino airbag sono come una seconda pelle. Amo stare in sella a una moto. La libertà che ti offre un viaggio sulle due ruote non la colgo così profondamente in altro modo.

Partire per un mese con un semplice bauletto della moto ti offre anche la possibilità di diventare essenziale in questo mondo dove tutto deve essere molto e a portata di mano. Il viaggio è stato uno dei miei migliori maestri di vita…


Madre Natura, la mia Pachamama

Ho un rapporto di grande dipendenza dall’elemento natura e mi nutro di lei. Credo di essere follemente innamorata del lago dove vivo. Stare seduta sulle sue sponde mi mette in connessione totale con me stessa e con il tutto. Mi seda se sono agitata, acutizza la gioia se sono saltellante, mi accarezza il cuore se sono triste… Il lago per me è pace, medicina, armonia… sempre, anche quando piove, anche quando vi è in atto un temporale. Amo portarmi un libro e stare lì seduta nel silenzio a farmi cullare dalle parole. Amo tenere un taccuino in mano, guardare i cigni e dare vita a personaggi che erano forse solo nella mia mente. Il lago mi ha vista in ogni emozione e mi ha accompagnata in mille evoluzioni. Ci resto anche ore senza fare nulla. Resto immobile e osservo i suoi colori che sono sempre diversi. Ogni giorno non è mai uguale a un altro. La noia nella mia vita non esiste, anche quando sono inerme sdraiata su un prato.

Chi sono?

Sono sempre dove voglio essere e questa credo sia una delle ricchezze più grandi che la vita mi ha concesso e per la quale provare un’immensa gratitudine. Non è stato sempre facile ma… Ho imparato ad accogliere i momenti di buio della mia anima perché so che esistono e che mi hanno resa forte. Li amo tanto quanto quelli di luce. Accettare tutto quello che sono è stato un percorso lento e per nulla semplice, ma mi ha permesso di comprendere come il non essere una sola cosa e l’essere un’anima dalla sensibilità infinita mi avessero concesso un grande dono, il più unico: la mia follia creativa. Ho imparato a non averne paura. Accogliermi in tutte queste sfumature è stato il mio atto d’amore e di coraggio verso me stessa e la felicità.


Cibo per l’Anima

Ho scavato dentro me anche grazie ai libri. Sono una divoratrice seriale di carta inchiostrata. Posso iniziarne uno e non andare a dormire finché non l’ho finito. I ripiani delle mie librerie sono piegati e sofferenti sotto il peso di libri o manuali dei quali conosco perfettamente la posizione. Non seguono un ordine razionale ma quello del mio cuore. Li leggo, li sottolineo, ci scrivo accanto pensieri e riflessioni o i nomi delle persone alle quali devo assolutamente leggere quel pezzo. Amo ogni forma d’arte, l’espressione dell’animo umano mi affascina. Se riesci a togliere il giudizio e ti permetti di metterti in ascolto, puoi anche vivere mille vite dentro la tua sola. Questo fanno i quadri, la musica, la danza, la fotografia e ogni forma d’arte. Parte del mio tempo libero viene usata per arricchire questa mia sete di sapere.

Ho passato moltissimo tempo anche a studiare e sperimentare il mondo olistico. Sono stata la cavia di me stessa. Sapere come funzioniamo mi ha sempre attirato, fin da piccola. Forse un tempo mi ponevo troppi perché con la parte macchinosa e razionale di chi deve per forza capire fagocitando analisi e avere la risposta precisa. Ora devo dire che mi piace indagare, sperimentare, ma poi lascio fare alla vita e al mio animo. Rallento e resto in ascolto… In fondo è tutto perfetto…


Chi sono quindi?